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La Borragine e i suoi usi terapeutici

Alla scoperta della Borragine, molto apprezzata in cucina e sia per il suo gusto, sia per le sue proprietà benefiche e nutrizionali. Scopriamo di più.

La Borragine, il cui nome scientifico è Borago officinalis, è una pianta erbacea selvatica perenne della famiglia delle Boraginaceae. Le sue origini non sono certe, ma proviene presumibilmente dall’Oriente ed è ampiamente diffusa in Europa (Italia compresa) e America centrale dove suole crescere spontaneamente fino a 1000 metri di altitudine. Normalmente viene coltivata come pianta annuale ed è commestibile.

Borragine

La Borragine è molto nota poiché viene ampiamente utilizzata nelle tisane, oli e per le sue molteplici proprietà e benefici che apporta al nostro organismo. È quindi spesso utilizzata in cucina per condire le ricette più svariate.

Caratteristiche della Borragine

L’intera pianta è completamente ricoperta da peluria ruvida e bianca e può arrivare fino a 80 cm di altezza. I fiori dalle tonalità blu-viola sono sommitali e composti da 5 petali disposto come a formare una stella, con dei lunghi pedicelli, mentre le foglie verdi scure hanno una forma ellittica e appuntita all’estremità.

La Borragine produce dei frutti, ossia degli acheni contenenti piccoli semini al loro interno. È da questi che si ricava l’olio che tanto viene apprezzato. 

La coltivazione della Borragine

Per poter utilizzare questa pianta a scopi nutrizionali si consiglia di coltivarla in vaso o in campo. Per la coltivazione della Borragine consigliamo di ricorrere alla semina, poiché questa pianta tollera poco i trapianti e tantomeno la talea fogliare che, la maggiorparte delle volte, non raggiunge il successo sperato.

Inoltre i suoi semi sono facilmente reperibili e raccoglibili direttamente dal campo in piena fioritura. Una volta sbocciati, i fiori muteranno in baccelli pieni di semi e , quando si seccheranno, saranno pronti per essere raccolti. 

In alternativa, se non si hanno piante di Borragine a disposizione o non si vuole attendere che si secchino i baccelli,  è possibile comprare i semi presso un vivaio oppure online.

Interrate i semi di Borragine ad una distanza di circa 20 cm l’uno dall’altro e ad una profondità di circa 1 centimetro. Una volta piantati i semi, soprattutto nei periodi di maggiore siccità, innaffiate costantemente per mantenere il terriccio sempre umido.

Quest’ultimo deve essere ben drenato, fertile e soffice. Per favorire il drenaggio sarebbe ideale aggiungere alla terra dell’argilla espansa.

La Borragine adora le zone temperate e ben assolate. Vedrete che, se le condizioni saranno adatte ovvero il clima mite, la pianta crescerà rapidamente dando vita ad una pianta rigogliosa.

Storia della Borragine

Questa pianta prende il suo nome dalla parola latina borra che significa “lana ruvida” per via della peluria bianca del suo fogliame. Già anticamente veniva utilizzata per le sue proprietà curative, nello specifico per curare febbre e tosse, ma anche come diuretico, antidepressivo e lenitivo. 

Ancora oggi i semi di Borragine vengono considerati preziosi per le loro qualità tanto curative quanto culinarie. Da questi ultimi vengono infatti estratti tisane, oli vegetali, perle e prodotti vari che mantengono principi attivi della pianta di Borragine.

I semi sono ricchi di acidi grassi polinsaturi e per questo hanno varie proprietà:

  • Proprietà antinfiammatorie dei tessuti come eczemi, dermatosi, psoriasi, ma è utile anche per la cura della cute in generale, come anche acne e punti neri. 
  • Equilibrano il sistema ormonale femminile, regolarizzando dunque il ciclo e attenuando i dolori premestruali, mestruali e della menopausa, ma anche curando amenorrea, cisti ovariche.
  • L’olio vegetale di Borragine è un potente antirughe, ma è in grado anche di combattere le macchie cutanee, le smagliature. 

olio di Borragine

  • Essendo ricchi di omega 6 i semi di Borragine proteggono il sistema cardiovascolare, mantengono il colesterolo basso e controllano l’ipertensione.

Controindicazioni della Borragine

Attenzione a non utilizzare i fiori e le foglie di Borragine crude poiché sembrerebbe che contengano  alcaloidi pirrolizidinici, a potenziale attività epatotossica e cancerogena.

Non dimenticarti che se ti interessano i fiori e vuoi saperne di più sulle loro proprietà e curiosità non puoi perderti la Colvinpedia 🙂

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