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La pianta della Passiflora: come coltivarla?

La pianta della Passiflora, detta anche “fiore della passione”, è conosciuta non solo per le sue proprietà terapeutiche e culinarie, ma anche per le sue qualità decorative. È caratterizzata da lunghi rami e viene solitamente utilizzata per rivestire qualunque tipo di supporto come muri e pergolati, e può essere piantata in giardino o utilizzata in vaso come pianta d’appartamento. Abbiamo già parlato delle proprietà della Passiflora, ma come va coltivata? Quali sono le sue origini? conosciamola più da vicino.

 

Pianta della passiflora

La Passiflora proviene dalle zone tropicali, nello specifico dall’America centro-meridionale, anche se molte specie sono originarie del Nord America, Australia ed Asia. Questa pianta è stata poi in grado di acclimatarsi anche in Europa. Fa parte della famiglia delle Passifloracee e in natura ne esistono 465 specie, cui si sommano molte altre varietà incrociate da floricoltori e vivaisti, ma la Passiflora caerulea e Passiflora incarnata sono le più comuni, nonché le più apprezzate sia dal punto di vista terapeutico che ornamentale. Le sue foglie sono persistenti o semi-persistenti e produce fiori molto particolari, che possono raggiungere anche i 10 cm di diametro di 10 cm. Normalmente presentano petali bianchi e sepali con filamenti bianchi blu viola o lilla. Mentre il frutto della Passiflora, altrettanto particolare particolare di questa pianta, è commestibile e viene chiamato Maracuja, anche detto frutto della passione. Attenzione però: se vuoi coltivare la passiflora per godere del suo frutto informati prima sulle specie adatte, poiché non tutte offrono frutti commestibili.

Frutto della pianta della passiflora

Cosa sapere sulla Passiflora

In italia viene per lo più coltivata la Passiflora caerulea poiché è in grado di resistere alle gelate presenti nel nostro paese. Questa varietà fiorisce in estate e perdura da Giugno a Settembre.

Semina e coltivazione della pianta di Passiflora

La Passiflora è una pianta estremamente semplice da coltivare, non solo è molto vigorosa e resistente, per cui sopporta in maniera eccellente le condizioni climatiche più ostiche. Ma, tenendo conto che si tratta di una pianta tropicale, bisogna scegliere la specie più adatta per il luogo di coltivazione, perché al di sotto di certe temperature non sopravvivono. Per questo motivo sul territorio viene coltivata più diffusamente per l’appunto la Passiflora cerulea.

Per seminare la Passiflora immergi i suoi semi in acqua calda per circa 10 ore, escludendo quelli che vengono a galla. Pianta tutti gli altri nel terriccio fertile e umido mischiato con sabbia grossolana o vermiculite. Infine, interrali ad una profondità di 2 o 5 mm. Posiziona la tua pianta di Passiflora in un luogo caldo o soleggiato. Normalmente i suoi semi germogliano rapidamente, andando da qualche settimana a pochi mesi.

È possibile anche coltivare la Passiflora in giardino. Scegli innanzitutto una zona protetta dal vento e dal freddo, ma soprattutto esposta ai raggi diretti del sole. Nel caso ti trovi di fronte ad un terreno particolarmente argilloso, aggiungici della sabbia in modo tale da assicurare un maggior drenaggio e  scaldare il terriccio più rapidamente .

Esposizione della pianta di Passiflora

In generale si conforma particolarmente bene al clima mediterraneo, poiché sopporta bene le temperature che oscillano tra i 18-27 gradi in estate e i 10 gradi in inverno. Le varietà di Passiflora ornamentali necessitano di essere esposte in zone illuminate, calde e con sufficiente umidità nell’aria, possono quindi essere coltivate in appartamento o in serra.

Se decidi di coltivarla all’aperto, soprattutto in zone rigide e piovose, fai attenzione alle temperature particolarmente basse, perchè queste unite all’estrema umidità, danneggerà le radici, causando la morte della pianta.

Essendo la Passiflora una pianta tropicale, va da se che deve essere posizionata in zone particolarmente illuminate e soleggiate, possibilmente esposte a sud. Maggiore è la quantità di luce, più abbondante sarà la quantità di fiori. Ciò non toglie che possa stare anche all’ombra, a patto che gli venga assicurata una certa quantità di ore giornaliere di sole.

Esposizione della pianta della passiflora

Se decidi di coltivarle in vaso potresti tenerle in casa durante l’inverno e portarle fuori in estate, quando si creano le condizioni e le temperature ottimali per questo tipo di pianta. l’importante, se decidi di piantarle in vaso è annaffiarla più frequentemente.Se la tua Passiflora si trova in giardino riparala dal freddo con delle apposite protezioni per le piante.

Inoltre la pianta della Passiflora deve essere posta in una zona poco ventilata, al riparo da correnti fredde ma  allo stesso tempo ben arieggiata per favorire il ricambio dell’aria.

In quanto arbusto rampicante, una volta scelta la sua ubicazione è bene porre dei supporti per farla crescere in altezza.

Il vaso adatto per la Passiflora

Se decidi di coltivare la Passiflora in vaso ti consigliamo l’utilizzo di vasi di terracotta, poiché permettono alla pianta di respirare, scongiurando il pericolo del marciume radicale. La pianta va rinvasata tutti gli anni in primavera, nello specifico a Marzo.

Terreno adatto per la tua pianta di Passiflora

La passiflora non tollera i ristagni idrici, perciò il terriccio, oltre che fresco e fertile, deve essere drenante e non eccessivamente argilloso e pesante poichè assorbirebbe un’eccessiva di umidità, aumentando il rischio di ristagni idrici. Utilizza dunque del terriccio fertile mischiato a torba e sabbia per migliorarne la struttura.

Concimazione della Passiflora

La concimazione della Passiflora deve avvenire regolarmente in primavera-estate ogni 15 giorni fino al volgere della fioritura  mediante fertilizzante liquido allungato con l’acqua dell’innaffiatura oppure con concime polivalente granulare a lento rilascio. Ciò serve per agevolarne la crescita. In autunno-inverno può essere concimata anche mensilmente.

Annaffiatura della pianta di Passiflora

L’irrigazione della Passiflora deve essere regolare ed abbondante in primavera ed estate, mantenendo il terriccio sempre umido, stando attenti però che non sia inzuppato, ed evitando i ristagni idrici nel sottovaso. In inverno va annaffiato con invece con più cautela assicurandoti però di mantenere il terreno sempre lievemente umido. Se coltivi la Passiflora in giardino sono da evitare le zone, come le depressioni del terreno, dove potrebbero presentarsi accumuli di acqua piovana. Le Passiflore coltivate in vaso necessitano di quantità d’acqua più consistenti e costanti.

Innaffiatura della pianta della passiflora

Potatura della Passiflora

La potatura della Passiflora è raccomandata al momento della ripresa dell’attività vegetativa, dunque in primavera. Ciò perché, trattandosi di una pianta rampicante, tende ad espandersi rapidamente, dunque, sfoltiscila accorciando gli steli a partire dalla base e le ramificazioni di pochi centimetri per conservarne la bellezza.

Se le foglie della Passiflora cadono ciò potrebbe essere dovuto alle temperature troppo fredde o troppo calde o è molto probabile che abbiano bisogno di acqua , mentre se perdono di tono o ingialliscono e la pianta non dà fiori molto necessita di più luce. Fai caso se le foglie presentano delle macchie nella zona inferiore, perché ciò vorrebbe dire che la pianta è stata attaccata dalle cocciniglie. Per evitare questa malattia passa sulle foglie un batuffolo di cotone imbevuto in un po’ di alcool e sapone.

Che aspetti a coltivare una pianta di Passiflora per godere delle sue proprietà terapeutiche?

Non dimenticarti che se ti interessano i fiori e vuoi saperne di più sulle loro proprietà e curiosità non puoi perderti la Colvinpedia 🙂

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