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Seminare il Tagete: tutto quello che c’è da sapere

Ci possiamo scommettere…il Tagete lo avrai visto già milioni di volte…e anche tu vorresti ravvivare tue aiuole con questo fiore vivace. Oltre ad essere una pianta rustica di facile coltivazione, si adatta a diversi tipi di terreno e regala fioriture abbondanti e durature. Qui ti spieghiamo come e quando seminare il Tagete e le sue varie utilità.

Appartenente alla famiglia delle Asteracee, il Tagete è una pianta erbacea che può essere perenne o annuale, molto utilizzato perchè, oltre ad essere una pianta rustica di facile coltivazione, si adatta a diversi tipi di terreno e regala fioriture abbondanti e durature. in Italia, soprattutto nelle sue versioni più ricercate ed belle,  viene utilizzato per decorare le aiuole e le bordure per via dei suoi colori accesi che vanno dalle sfumature del rosso al giallo, passando per l’arancione. Ma il Tagete è perfetto anche per i mazzi o come fiori da taglio per adornare le case perchè una volta recisi possono durare molto a lungo.

Seminare il Tagete

La sua utilità non si esaurisce qui, infatti se possiedi un orto il Tagete, grazie al suo odore non propriamente invitante e alle sue radici che rilasciano nel suolo delle particolari sostanze, ti aiuterà a tenere lontano  parassiti dalle tue coltivazioni. Procurati dunque dei semi di Tagete da piantare nei pressi del tuo orto. Non solo, sembrerebbe, poi, che l’olio essenziale di Tagete sia molto utile come antimicotico, disinfettante e calmante.

Anche chiamati fiori puzzole, per via del loro aroma aspro e pungente, in natura ne esistono una cinquantina di varietà, tutte coltivabili. Ultimamente vengono sempre più utilizzati gli ibridi per la loro bellezza e, soprattutto, per l’assenza del suo odore acre, considerato da molti fastidioso.

Esistono oltre 50 specie e numerose varietà, senza contare gli ibridi, di cui ogni anno si costituiscono forme nuove i cui semi del Tagete corrispondente si trovano facilmente in commercio. Possono essere  semplici con capolini individuali o doppi che ricordano il garofano. Il più conosciuto è il Tagete patula detto anche Tagete erecta (annuale) che proviene dal Messico e può arrivare ad un’altezza di 30 o 40 centimetri ed è chiamato anche fior di morto, puzzola, rosa d’India e garofano d’India. C’è poi il Tagete tenuifolia, di dimensioni più grandi e di color giallo-aranciato.

Si tratta di una pianta semirustica e vigorosa, che può sopportare anche le condizioni ambientali più avverse. Ama il sole e la sua temperatura ideale oscilla tra i 15 e i 35 gradi. Va innaffiata costantemente e concimata ogni due settimane in piena fioritura.

Curiosità, storia e leggende sul Tagete

Questo fiore ha origini molto lontane, più precisamente proviene dal Messico dove viene tipicamente utilizzato per celebrare il Dia de Los Muertos ed è chiamato cempasúchil.

Seminare il Tagete cempasúchil

Secondo i messicani durante questa ricorrenza le anime dei defunti tornano sulla Terra per salutare i loro cari, per cui tutte le famiglie decorano con i fiori di Tagete le loro tombe, componendo degli magnifici altari colorati.

Non solo, i loro petali di Tagete vengono cosparsi sul terreno per indicare agli spiriti dei defunti la strada da seguire per giungere agli altari allestiti in loro onore. Questo perché secondo la credenza questi fiori, assorbendo il calore del sole, sono capaci di illuminare il sentiero da seguire.

Ma il significato di questo magnifico fiore non si esaurisce qui. In Europa sarebbe legato, inaftti, alla divinità che avvicinò etruschi all’arte di capire i messaggi degli Dei e per questo motivo è il simbolo appunto di apertura e tolleranza. Mentre in Tailandia e in Nepal viene utilizzato per allestire i matrimoni.

Le caratteristiche del Tagete

La pianta possiede uno stelo abbastanza robusto e resistente, con un abbondante apparato fogliare. Le singole foglie, che quando vengono spezzate emanano un aroma acre e pungente, si presentano dentellate e di un verde scuro, mentre  fiori possono essere singoli, simili alle margherite, o doppi, simili ai garofani, a seconda della varietà. La palette di colori dei suoi petali può andare dal giallo vivace all’arancione-rosso scuro e sono meravigliosi. I fiori sbocciano in abbondanza verso fine giugno, fino a che non appassiscono e cadono con i primi freddi, verso settembre. Per tutte queste qualità ti consigliamo di procurarti dei semi di Tagete per la loro moltiplicazione.

Come raccogliere i semi del Tagete

Prelevare i semi dal fiore di Tagete è molto semplice e poco dispendioso: attendi che sfiorisca per raccogliere i fiori ormai secchi. Il periodo ideale per quest’operazione è in autunno, quando generano tantissimi semi. Raggruppa i fiori in tanti mazzi e mettili a seccare in una zona asciutta scuotere le capsule da cui cadranno i semi da poter piantare nuovamente (verso Marzo – Aprile). In alternativa questa pianta si disseminerà da sola, qualora la lascerete sul posto una volta caduti i fiori secchi.

Come avviane la semina del Tagete

Dato che è difficile scovare, nei vivai di tutta Italia, le specie più ricercate come il già citato Tagete patula,……. ti consigliamo di partire da seme, per ottenere quella che più ti piace.

Il Tagete si moltiplica solo per mezzo di semi. Quando seminare il Tagete?  Il periodo ideale per la semina è, come detto Marzo-Aprile, quando le temperature sono già sufficientemente calde.

La prima cosa fondamentale a cui prestare attenzione è il terreno di semina: utilizza del terriccio fresco, ben drenato e non troppo calcareo e fertile , a cui addizionare della sabbia o dell’agriperlite per consentire alle radici di respirare sufficientemente. Tieni comunque conto che questa pianta cresce bene su tutti i tipi di terreni, anche quelli sassosi o aridi. Non richiede un eccessivo nutrimento, ma l’unica cosa che pretende è il sole. Ricordati sempre di esporla almeno 8 ore al giorno sotto i suoi raggi diretti, per garantire una lunga fioritura.

Per seminare il Tagete utilizza delle vaschette di semina per ricavare singole piantine con radici ben formate e facili da gestire. Metti i lunghi e affusolati semi di Tagete dentro le vaschette, 2 o 3 per ognuna e mantieni solo quella che ti offrirà il germoglio più robusto e florido.

Basta semplicemente interrare appena i semi, ricoprendoli leggermente con 1 o 2 cm di terra, bagnare il terriccio e comprimerlo per rimuovere le zone d’aria. I semi si schiuderanno rapidamente, nel giro di 1 o 2 settimane. A questo punto otterrai una piantina con le radici ben formate e ripartite all’interno della zolla di terra. Dato che il Tagete sopporta il trapianto potrai spostarla secondo il tuo gradimento, anche se è già in fiore. Per assicurare una lunga fioritura, da luglio a ottobre, rimuovi costantemente i fiori appassiti e annaffiali periodicamente, in particolare quando il clima è asciutto.

E ora? Pronto per seminare il tuo Tagete?

Non dimenticarti che se ti interessano i fiori e vuoi saperne di più sulle loro proprietà e curiosità non puoi perderti la Colvinpedia 🙂

 

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